Successore di Pioli

Si alla fine Conte con l'ultima intervista sembra essersi tolto dalla lista di papabili per la panchina del Milan.

Inizio anche io a pensare che la società voglia tenersi Pioli fino alla fine del contratto, quindi anche la prossima stagione. Almeno le dichiarazioni di Furlani, Scaroni e Cardinale vanno in quella direzione.
Lodevole seguire la strada presa e rispettare i contratti, certo che a volte si possono fare anche valutazioni alternative se le cose non funzionano a dovere.
D'altro canto abbiamo lodato il Bayern pr l'opreazione Tuchel ed ora invece sembrano vivere in una tragedia greca.

Io personalmente farei carte false per De Zerbi, piuttosto mi tengo anche Pioli una stagione in più per avere poi De Zerbi dalla stagione successiva.

Sarri e Motta sarebbero scelte intriganti per motivi diversi e con certi presupposti: Sarri che venga motivato e caricato a pallettoni, Motta che si cali nella mentalità Milan.

Italiano e Dionisi sinceramente non mi convincono proprio.

Condivido qui una mia riflessione che riguarda in modo indiretto anche il discorso relativo all'allenatore del Milan per la prossima stagione.
Secondo me il problema del Milan di oggi è che, a differenza dei primi anni di Pioli culminati con lo scudetto, non c'è una direzione chiara su cosa fare tra dirigenza, allenatore e squadra. Per prima cosa non ho capito quale squadra hanno intenzione di costruire. Prima il Milan basava il mercato su scommesse per il futuro, chi più costoso e chi meno (Theo, Leao, Kessié, Thiaw, Brahim, Bennacer, Tomori, Tonali, Conti, Saelemaekers, Hauge, Adli, De Ketelaere) e i giocatori finiti erano solo occasioni di mercato per garantire un certo livello (Ibrahimovic, Giroud, Origi, Florenzi, Bakayoko); la scorsa estate ha portato giocatori a metà (Pulisic, Loftus-Cheek, Chukwueze, Reijnders, Jovic), profili ancora giovani ma non troppo e già pronti ma senza grandi margini di crescita, per cui significa prendere giocatori che danno garanzie e sono rivendibili ma non possono crescere più di tanto in termini di valore e qualità (tradotto: tra due anni il livello della rosa non penso sarà molto diverso e non varrà economicamente molto più di oggi, ma danno una certa qualità e rivendibilità), però significa stabilizzarsi sul livello che già si vede oggi. Non giudico le due strategie ma dico che bisogna decidere quale è il fine ultimo di questa rosa, se pensata con Pioli in panchina o fatta indipendentemente dall'allenatore.

Io sarei d'accordo con un cambio in panchina per il Milan al termine della stagione per aprire un nuovo capitolo, perché l'apice di Pioli per me è stato nell'anno solare 2021 e da allora quel livello di gioco e di ambiente non si è più rivisto (anche per l'assenza di sostituti con le caratteristiche di Kessié ed Ibrahimovic) e dubito possa tornare (era una squadra giovane in rampa di lancio mentre oggi è una squadra matura). Il cambio di allenatore però deve essere correlato alla strategia di mercato e di sviluppo della squadra, per cui prima bisogna decidere cosa si vuole fare nei prossimi 3/4 anni.
Klopp è fantamercato. Per Conte secondo me il Milan avrebbe già i giocatori fondamentali in rosa (tanti difensori, Theo esterno, Leao seconda punta), però penso porterebbe a grandi spese per un obiettivo minimo senza andare oltre le potenzialità come ha sempre fatto. Sarri lo ritengo un ottimo allenatore ma mancano troppi giocatori per esprimere il suo miglior gioco. Allenatori come Italiano, Motta e Dionisi a mio avviso sono ottimi ma bisogna anche accettare il rischio e dargli tempo, perché non è detto che un allenatore che lavora molto bene con i giovani sia poi bravo allo stesso modo con un gruppo di livello più alto (vedi Ten Hag a Manchester).
Per me il profilo ideale se si cerca un salto di qualità è De Zerbi. Non ho mai nascosto che lo vedevo perfetto per il Milan e fossi stato nel Milan lo avrei preso la stagione subito seguente allo scudetto (sarebbe stata la chiusura di un ciclo che secondo me non poteva dare più di così), giocava con il 4231 esattamente come il Milan di Pioli e già al Sassuolo aveva mostrato di fare bene anche quando il livello della squadra si alzava, confermando tutto ciò al Brighton. Quindi per me la questione è semplice: o il Milan decide di fare un salto di qualità in tutti i campi e prende De Zerbi (il migliore per qualità/prezzo), oppure preferisco proseguire con Pioli che è ormai una garanzia in questo Milan.

Pioli avrebbe già avuto tutto il tempo per “rinsavire” ma non l’ha fatto. È passato un anno e mezzo dalla vittoria dello scudetto, che doveva essere il mattone su cui costruire la squadra, invece è stato tutto demolito. Manca un sostituto di Kessie (o di Tonali, che l’anno scorso ha ovviato un po’ all’assenza di Kessie)? Certo, ma se è da un po’ che Pioli si ostina a mettere Coppie come Reijnders e Adli o Bennacer Adli a centrocampo, a far giocare Loftus Cheek punta, a non far difendere Leao, la sensazione è che sia stato proprio Pioli a indirizzare il mercato in questa direzione. E la nostra dirigenza non sembra molto preparata nel costruire una squadra completa autonomamente, pare soltanto ascoltare i dettami dell’allenatore. Che va bene fino a un certo punto, la dirigenza dovrebbe costruire la squadra, sì seguendo le idee tattiche dell’allenatore, ma anche secondo le proprie idee. Soprattutto quest’anno che Pioli era già partito in bilico.
Poi Pioli per ripicca non impara dai suoi errori, più prende gol e più mette squadre offensive con difensori di caratteristica lenti che difendono a centrocampo.

De Zerbi non lo conosco bene, ma penso che l’idea di gioco non sia tanto diversa da Sarri. Sarri andrebbe bene. Mi sembra invece che abbiamo giocatori per il gioco di Sarri. Reijnders su tutti, ma anche Calabria, Hernandez, Bennacer, Pulisic, Okafor. Leao ovviamente, che sarebbe meglio in un 433 rispetto a un 352.

Un allenatore che fa 433 (o forse anche 4231 con Reijnders più avanzato) + un centrocampista frangiflutti da affiancare a Bennacer + un attaccante. Con solo queste 3 cose faremmo un passo avanti notevole.

Anche Motta rientra nel giro dei papabili, anche se è un po’ più una scommessa degli altri.
This contribution was last edited by hrestov on Feb 19, 2024 at 2:55 PM hours

Su Sarri ho detto che secondo me il Milan non ha i giocatori adatti per il suo gioco perché io prendevo come esempio il Napoli che fece 91 punti in Serie A (a mio parere l'apice della carriera di Sarri) e quella squadra si basava su un centrocampo in cui compariva tra gli altri Allan (un giocatore simile il Milan non lo ha in rosa) e un'interpretazione dei ruoli diversa con i terzini che lavoravano diversamente (mettere Theo con un ruolo più conservativo mi sembra uno spreco per le qualità che ha) e in attacco Insigne era un giocatore utilissimo in costruzione, Callejon un giocatore da servire negli ultimi metri per tagli in area ai fini di assist/gol ma anche "terzino aggiunto" in fase di non possesso, Mertens non era solo il finalizzatore ma anche il regista offensivo del Napoli, dunque tre attaccanti che sono molto diversi per compiti e caratteristiche al trio Leao-Giroud-Pulisic. Difensivamente poi il Milan non ha "colossi" come Koulibaly e Albiol che erano gli artefici dell'equilibrio tra attacco e difesa di quel Napoli. Ciò non toglie che Sarri negli anni abbia cambiato le sue idee e sia anche pronto a cambiare alcuni suoi principi a seconda della rosa che ha a disposizione, però se lo penso come un allenatore che il Milan prenderebbe per fare un salto di qualità allora lo penso al suo apice in cui aveva interpretazioni e caratteristiche dei giocatori parecchio diverse.

De Zerbi invece (sia al Sassuolo sia al Brighton) lo vedo con maggior potenziale nel massimizzare la rosa attuale: in fase di possesso l'attacco diventa a 3 con le due ali più vicine alla punta (con i terzini larghi a fare 1v1) oppure le due ali si allargano e cercando l'1v1 (con i terzini che vanno a supporto del centrocampo come hanno già fatto bene in passato Calabria e Theo e i centrocampisti che si alzano); in entrambe le situazioni un giocatore come Leao avrebbe grandi benefici venendo servito negli ultimi 25 metri (non a 40 metri dalla porta come accade oggi) e nelle situazioni che piacciono a lui (in area per concludere o ai lati dell'area nell'1v1). De Zerbi ha spesso optato per una coppia di centrocampisti più da regia e gestione del possesso (quest'anno senza Caicedo ancora di più) quindi Bennacer e Reijnders secondo me si sposerebbero alla perfezione, il trequartista al Sassuolo era un giocatore di costruzione (nel Milan vedrei perfetto Adli che giocherebbe più avanzato come faceva ad inizio carriera) o nel Brighton a volte opta per un giocatore più offensivo preso tra le ali (come potrebbe essere Pulisic). Ma soprattutto vedo difensori come Tomori e Kalulu abili nel difendere a campo aperto e bravi con i piedi che secondo me sarebbero già perfetti per De Zerbi.

Ho trovato anche alcuni articoli in cui danno una valutazione tattica dei due allenatori secondo me realizzati abbastanza bene:
Napoli di Sarri
Sassuolo di De Zerbi
Brighton di De Zerbi
P.S.: sul Brighton ci sono a mio parere alcuni aspetti che si basano troppo sulla singola partita più che sul generale, ad esempio Gross che in realtà gioca nella mediana a 2 e non terzino, ecc. ma di base le idee sono quelle.

Bennacer e Reijnders non è una buona coppia giocando a due. C’è bisogno di almeno uno che sappia difendere meglio. Anche con De Zerbi.

Per questo il Milan sarebbe forse più adatto a un centrocampo a 3, a meno che non si giochi a 2 (Bennacer e un altro) e si metta Reijnders come trequartista “di regia”, che secondo me può farlo bene, perché ha doti di rifinitura importanti.

In realtà Musah ha dimostrato doti atletiche così importanti che è un peccato relegarlo a riserva. Deve ancora crescere, ma un trio Bennacer-Musah-Reijnders messo a 3 oppure a 2+1 è un centrocampo potenzialmente top. Ovviamente sperando che Musah diventi un misto tra Gattuso e Allan, e che Reijnders diventi il nuovo Modric/Seedorf. Difficile, ma le qualità le hanno.

Non sono d'accordo che Bennacer e Reijnders non possano giocare insieme in una mediana a 2. Alla fine dipende sempre dalle distanze. dalla propensione al sacrificio, dalle possibili coperture preventive e dalla disposizione di attacco e difesa.

La scorsa stagione ci lamentavamo che con Diaz trequartista eravamo troppo sbilanciati, serviva un centrocampista. Questa stagione abbiamo il centrocampista che gioca da trequartista, ma siamo ancora più sbilanciati.
Sicuramente le caratteristiche dei giocatori determinano anche l'equilibrio, ma io sono convinto che la base sia la disposizione e l'impostazione data dall'allenatore e lo staff tattico.

L'Inter ad esempio gioca senza centrocampisti di interdizione, non ne ha neanche uno in rosa. Ha però giocatori disposti a sacrificarsi, ma anche Barella, Calhanoglu o Mkhitaryan sarebbero spaesati, se Inzaghi non li guidasse in campo.

Lo stesso De Zerbi è molto spregiudicato, ma le sue squadre stanno in 40 metri mal contati.

Ecco io cercherei un allenatore che abbia questa disciplina, che non scenda a compromessi.
Leao deve essere più lucido sotto porta, perché la squadra è compatta e lui può fare pochi metri per raddoppiare in fase di pressing, mentre non si trova sempre a 50 metri dalla porta quando riceve palla.
Che poi Leao lo puoi sfruttare anche lontano dalla porta ad attaccare la profondità, ma capisci che se continua a fare scatti di 30 - 40 metri, al 60' la lingua tocca terra.

De Zerbi lo può imporre secondo me. Motta sembra essere sulla buona strada.
Già Italiano avrei qualche remora. A quel punto forse meglio Juric (difesa a 3 però)?

Dopo Conte e Klopp finalmente si comincia a parlare seriamente di figure maggiormente plausibili.

Ciò detto Sarri non è (più) uno da big e, per sue stesse parole, è vicino al pensionamento.
Difficile pensare che una (altra) big decida di puntare su di lui.
Motta per quanto mi riguarda si è già mangiato le palle in occasione di Bologna Milan e inoltre avrà offerte molto allettanti da Francia e Spagna.

De Zerbi temo che ormai abbia troppa "fama" in Inghilterra per non ricevere un'offerta monstre dalla Premier.
Altrimenti per quanto mi riguarda sarebbe la scelta ideale, nonostante la sua propensione a prendere molti gol.
Giovane, in rampa di lancio, buone capacità comunicative, preparato a livello tecnico e atletico, passato in rossonero, ingaggio accettabile.

Eppure continuo ad avere la sensazione che questa società opterà per un tecnico straniero, che spero vivamente non sarà Lopetegui.

De Zerbi ho idea che se il Milan chiama e gli offrono un progetto tecnico almeno decente (non dico ideale, ma almeno decente) lui viene a Milano anche se gli offrono Bayern o Barcellona.

L'ha sempre detto che era uno dei suoi obiettivi.

E cmq io preferirei Motta in ogni caso, nonostante il passato interista. Si dice sia grande amico di Ibra, magari riesce a convincerlo. E magari si porta dietro anche Zirkzee.
Anche se, andando a vedere, i migliori allenatori di sempre al Milan sono stati (Sacchi a parte) ex centrocampisti o difensori del Milan.

Per De Zerbi credo che quella sia la speranza che possiamo avere di ingaggiarlo.
Al Bayern secondo me sono rimasti un po' scottati da allenatori innovativi ultimamente, vedi Nagelsmann. Secondo me o fanno la cagata di prendere Conte o andranno su qualche profilo esperto (non saprei di preciso chi sarebbe disponibile).
Il Barcellona effettivamente è un grosso rischio. Se veramente stanno parlando con De Zerbi sarà dura che il mister italiano dica no, troppo affascinante come avventura, al netto di tutti i problemi che sta affrontando la squadra blaugrana al momento.

Anche se alla fine, a meno di cataclismi, ad oggi l'opzione più realistica è la conferma di Pioli secondo me...

Penso che anche per la dirigenza Pioli sia da cambiare, al di là delle dichiarazioni di facciata doverose. Comunque conoscendoli aspetteranno fine campionato per decidere, e quindi anche quest’anno niente programmazione del mercato.
Anche se c’è da dire che l’anno scorso, senza programmare, hanno fatto comunque un bel mercato. Magari non completo e non equilibrato (ma qui c’entra anche Pioli probabilmente), ma in poco tempo hanno preso ottimi giocatori a prezzi onesti, se non vantaggiosi (tranne Chuku, ma vabbè qualcosa si sbaglia sempre). Quindi hanno dimostrato una certa velocità nelle trattative.
Vediamo se basta cambiare allenatore per avere un mercato più equilibrato, oppure se sono proprio Moncada/D’Ottavio/Furlani a non sapere costruire una squadra equilibrata.